TENUTA ODERISIO, STORIA DI UN PROGETTO D’AMORE

LE RADICI

Come nelle migliori storie anche la nostra prende il via da una passione,
quella per la vite e per la terra.

Siamo un’azienda a conduzione familiare dedita da decenni alla coltivazione della vite, legati ad un territorio tradizionalmente vocato a questa produzione.

Tenuta Oderisio nasce nel 2004 dal desiderio di valorizzare le peculiarità di un territorio fortemente vocato. Il legame viscerale con la vite risale,invece, a molti anni fa, quando i nostri bisnonni innestavano in campo le prime viti di Montepulciano.
Figlia di una tradizione che va avanti da quattro generazioni, incatena la sua storia a quella dell’antico borgo medioevale in cui è situata: Monteodorisio, piccolo centro abitato a 315 m.s.l. nel cuore verde dell’Abruzzo. Una realtà adagiata sulle dolci colline dell’entroterra Vastese, dove i vigneti sono abbracciati dalla Majella a ovest e coccolati dalla Costa dei Trabocchi ad est, con un microclima favorevole e importanti escursioni giorno-notte. Tenuta Oderisio è un’azienda tutta al femminile, in costante crescita ed evoluzione, nella quale il sapere tradizionale volge lo sguardo alle conoscenze del futuro. L’azienda oggi conta 20 ettari vitati in cui si alternano la pergola abruzzese e il filare.

La produzione dei nostri vini viene seguita personalmente dall’impianto delle viti fino alla messa in commercio delle bottiglie. I vigneti sono coltivati secondo le tecniche agronomiche più all’avanguardia, in sintonia e in equilibrio con la natura, nel rigoroso rispetto dell’ambiente. Ogni vite è parte integrante della nostra famiglia.

La nostra azienda vitivinicola nasce nel 2004, la storia dei nostri vigneti, invece, risale a molti anni fa, quando il padre di nostro nonno innestava in campo le viti di Montepulciano. Da quel momento il legame viscerale con la vite e il lavoro in campagna non si è più sciolto.

È stato nostro padre Mario, agronomo laureato presso l’Università di Pisa, a credere per primo in questo progetto e a trasmetterci l’entusiasmo per questa nuova avventura.

A prenderci oggi cura oggi dell’azienda siamo noi, Mario e Miria, Simona, laureata presso la facoltà di Viticoltura ed Enologia dell’Università di Pisa, Sara e Alessandra.

Il futuro è nelle nostre mani, tre giovani donne nate e cresciute in vigna, con quel nonno che ci faceva addormentare sul trattore di ritorno a casa la sera al quale, per paura che cadessimo, ci legava ben salde.

Questa è la nostra storia. Un famiglia che crede nel territorio, che lo rispetta, che unisce le tradizioni con l’innovazione.

Cura personalmente tutti le fasi di lavorazione e che ama profondamente il proprio lavoro. Sintesi di storia e innovazione.

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

LA CANTINA

Oggi la nostra azienda conta 40 ettari totali di cui 20 vitati, in cui la forma di allevamento principale è la pergola abruzzese, chiamata comunemente “capanna”, seguita da filari a guyot monobraccio.

L’approccio artigianale alla coltivazione ed alla produzione ci consente di seguire con particolare attenzione tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla vigna alla cantina fino all’imbottigliamento:

i vigneti sono coltivati secondo tecniche sintesi tra la tradizione e le moderne tecniche agronomiche, in sintonia e in equilibrio con la natura e con il rigoroso rispetto dell’ambiente.

Ci prendiamo cura delle nostre viti in ogni momento della loro crescita, rispettando le variabili climatiche e le specificità di ogni singola vite.

Un approccio questo che ci ha permesso negli anni di produrre vini dal gusto unico, valorizzando al meglio vitigni autoctoni e dalla grande tradizione come il Montepulciano d’Abruzzo, la Passerina, il Pecorino.

Cercando l’innovazione e il futuro abbiamo fatto una scommessa: nelle terre del Montepulciano e della capanna, nel 2012, andando contro diverse idee e convinzioni, decidemmo di impiantare il Syrah, vitigno che dagli anni dell’università ha sempre affascinato nostro padre.

Questo impianto rappresenta il nuovo dove si intrecciano i principi fondamentali della nostra azienda: 9 mila viti piantate da 4 persone, pali, ferri, ogni singolo lavoro è stato fatto personalmente da noi. Alessandra, la più piccolina solo 10 anni, era lì con noi, a portarci l’acqua e a farci compagnia perché per noi questa è la Famiglia.

Tutt’oggi quella vigna riconosce solo le nostre mani e quando il Syrah è stato imbottigliato per la prima volta nel 2015 ricevendo dall’AIS il premio come “MIGLIOR VINO ABRUZZESE EMERGENTE”

è stata una delle nostre più grandi soddisfazioni poiché siamo stati anche i primi ad imbottigliare in purezza questo vitigno nel nostro territorio.

La nostra azienda ha l’obbiettivo di imbottigliare vini frutto esclusivo della vite. Vini che esprimano il territorio da cui provengono.

Ogni lotto di vigneto viene vinificato separatamente a temperature controllate, nel processo di trasformazione delle uve cerchiamo di adoperare la minima dose di solfiti, solo quella necessaria per garantire una protezione antisettica e battericida del vino.

IL NOSTRO MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC

DON PANFILO

Il vigneto più vecchio ha 40 anni ed è da qui che ricaviamo il nostro Montepulciano d’Abruzzo Doc “DON PANFILO”

Un vino, questo, che coniuga appieno storia e innovazione. Deriva da una tipica capanna abruzzese che, se nell’immaginario comune è sempre stata vista come forma di allevamento utilizzata per produrre grandi quantità a scapito della qualità, nella realtà non è così.

La bottiglia è in onore di nostro nonno Panfilo che ci ha trasmesso l’amore profondo per la vite, ma in particolar modo per il suo Montepulciano.

Quel Montepulciano che ad 80 anni è in grado di riconoscere tra 5 bicchieri di vino rosso solamente osservandoli, affermando “questo è il mio vino”.

Il Don Panfilo racchiude il senso della nostra Famiglia.

Nostro padre, forte sostenitore della capanna, ne ha saputo sfruttare la potenzialità e caratteristiche abbassando la produzione a 70 qli/ha.

Per non far perdere il vero carattere di questo vino abbiamo deciso di invecchiarlo nei tonneau da 500 l. di 2/3 passaggio per 24 mesi e 6 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.

Sentiamo parlare di vini naturali e ci chiediamo: esistono vini non naturali? Sentiamo parlare di vini veri, significa quindi che ci sono vini falsi?

Tutto ciò che noi, grazie all’esperienza e preparazione di nostro padre, abbiamo sempre messo in pratica come sovescio, inerbimento controllato che permette lo svilupparsi di una diversa microflora e microfauna indispensabile all’ecosistema, oggi viene visto come qualcosa di innovativo che induce confusione nel consumatore che si approccia per la prima volta a questo mondo.

Siamo contadini, vignaioli da generazioni, amiamo la nostra terra e con essa viviamo, non la violentiamo con continue lavorazioni, concimazioni, trattamenti, ma con essa conviviamo alla ricerca continua di un equilibrio affinché ci possa ripagare con i migliori frutti.

Per essere imbottigliati i vini devono rispondere a determinate caratteristiche chimico-organolettiche ed è questo uno dei motivi per cui il “DON PANFILO” non viene prodotto per tutte le annate.